Magia o psicoterapia?

Mi capita sempre più spesso di venire a conoscenza attraverso i social network, piuttosto che il passaparola, di “innovativi metodi di risoluzione” per qualunque genere di problematica. Credo che queste soluzioni panacee esistano da sempre, poiché l’uomo da sempre ha cercato di trovare la strada meno faticosa per risolvere i suoi problemi. Devo comunque dire che sono stata portata a riflettere a lungo e profondamente sulla situazione attuale e mi sembra che questi santoni con titoli sempre più fantasiosi aumentino in maniera esponenziale. Perché? mi sono chiesta. Evidentemente la risposta può essere molteplice, ma dal mio punto di vista è da ricercare principalmente in una sorta di pigrizia emotiva sempre più diffusa.

Non è e non è mai stato facile guardarsi realmente in faccia e dire a noi stessi che siamo deficitari da qualche punto di vista emotivo. A chi piace pensarsi incapace ad esempio di tessere delle sane relazioni sociali o di avere una buona autostima? Chiaramente è più semplice cercare attraverso la pillola magica, le gocce della felicità, il talismano o il rituale primitivo una strada che invece di dirci che il problema nasce e cresce dentro di noi, ci racconta che siamo solo le vittime di una qualche forma di iattura che ci ha perseguitato e portato a tutti i mali del mondo. In realtà ci sono anche quei personaggi che si atteggiano a figure professionalmente elevate, le quali ricercano la causa dei mali una qualche forma di problematica psicologica, spesso associata a colpe contratte in chissà quali altre vite e di cui non ci si può liberare se non con l’espiazione di tutta questa di vita, comunque sia trovando come soluzione una strada non meno magica delle precedenti elencate.

È chiaro che in questo panorama il lavoro che io e i miei colleghi proponiamo non si presenta nella maniera più accattivante: bisogna lavorare sodo, guardarsi dentro per davvero, cercare il nocciolo del problema, affrontarlo e poi provare a fare il cambiamento, il tutto solitamente in un lungo periodo, perché è impossibile cambiare in maniera radicale e duratura in un mese.

Ora, non mi piace e non mi sono mai messa a trattare questi argomenti perché ho sempre ritenuto che le persone alla lunga avrebbero capito quale è il modo di stare bene. Però non posso più sopportare di vedere tanti approfittarsi del malessere degli altri per il proprio tornaconto, che sia di natura economica o per vanagloria.

Il messaggio che voglio lanciare a tutti è questo: per avere un profondo e concreto cambiamento non ci sono soluzioni magiche o metodi scorciatoie, ma solo una seria messa in discussione derivata dal guardare realmente dentro di sé!