Paura di toccare ai tempi delle chat

Educhiamoci a toccare per tornare ad amare

In questa nostra epoca dove il virtuale sta prendendo sempre più il posto del reale, ecco nascere il dubbio: siamo ancora capaci di amarci? Siamo in grado di toccarci e vivere un rapporto sessuale senza paura? E’ importante comprendere come e quanto siamo capaci di toccare l’altro e di arrivare a considerare i nostri limiti.

Partendo da semplici esercizi corporei si può arrivare ad un’esplorazione della mappa corporea  per poi entrare  nella dimensione psichica.

Due mani per amare

mani
Con le mani sbucci
Le cipolle
Me le sento addosso
Sulla pelle
E accarezzi il gatto
Con le mani
Con le mani tu puoi
Dire di si
Far provare nuove sensazioni
Farsi trasportare dalle emozioni

 

Queste parole sono prese da un testo di una canzone di Zucchero (Con le mani).

 

Mi è piaciuto iniziare a parlare delle mani con queste parole semplici ma molto esplicative della molteplicità di funzioni che le nostre mani rivestono.

Innanzitutto le mani sono un organo prensile. Rispetto agli altri primati, le nostre mani si contraddistinguono per la loro forma e duttilità.

Le mani rappresentano, però, anche e soprattutto un veicolo primario di contatto con noi stessi e con il mondo esterno. Oltretutto le mani sono tra le protagoniste della comunicazione in quanto sede di una gestualità, più o meno marcata a seconda della cultura di provenienza e della personalità di ognuno, che si affianca spesso al verbale: esse ci aiutano ad esprimerci non solo verbalmente ma anche attraverso il linguaggio dei segni e della gestualità, così da diventare espressioni dell’anima.

Ecco quindi evidente che le mani, al di là dell’aspetto anatomico, sono ben più di quanto immaginiamo.

In questo contesto non possiamo pensare di esentarci dal considerare le mani tra i grandi interpreti delle relazioni emotive tra le persone.

Quando due persone si vogliono bene, tendono maggiormente a toccarsi, ad avere un contatto, seppur casuale, rispetto alla presa di distanza consueta quando si tratta di interazioni tra sconosciuti o tra persone ostili. Pensiamo a una mamma che accarezza il suo bambino, a due fidanzati che camminano mano nella mano, a un figlio che sostiene il proprio genitore anziano, a un abbraccio tra due amici.

Evidentemente le nostre mani sono portatrici di messaggi emotivi ben definiti che si trasmettono anche attraverso le reazioni fisiologiche. Se stringo la mano di una persona e la sento molto fredda, posso immaginare che questa persona stia vivendo uno stato di disagio dovuto o al sentire freddo o a un vissuto emotivo. Oppure potrei stringere una mano sudata, che anche in questo caso mi può dare degli elementi utili per comprendere come l’altro si sente.

Un breve esercizio facile e interessante da fare con un compagno potrebbe essere quello di stringersi le mani, in silenzio e con gli occhi chiusi, e provare ad “ascoltare” ciò che l’altro mi vuole trasmettere….Provate, sarà divertente!