Guardami, abbracciami e amami

Cari amici siamo arrivati all’appuntamento conclusivo con il viaggio attraverso il nostro corpo per reimparare ad amare. Dopo esserci soffermati sulle mani e sulla schiena, siamo passati attraverso il collo e siamo infine approdati alla pancia. Quale migliore conclusione che lo sguardo e l’abbraccio? Siamo infatti di fronte a due elementi primari della relazione amorosa. È consueto sentir dire a un innamorato: “mi sei piaciuta/o fin dal primo sguardo”. Lo sguardo è lo strumento privilegiato con cui entriamo in relazione con l’altro. Naturalmente la relazione non sempre si esprime in maniera completamente positiva. Ed ecco allora che lo sguardo può essere più o meno accogliente. Lo sguardo può farci sentire amati, se l’altro mi guarda con occhi amorevoli e attenti, oppure può farci sentire detestati, se l’altro mi guarda con occhi malevoli e ostili, fino a farci sentire esclusi, se l’altro non ci guarda affatto e quindi non ci degna della sua attenzione. Per capire quanto è importante lo sguardo dell’altro nella vita psichica di un individuo, pensiamo che nella relazione primaria madre-bambino, uno sguardo sufficientemente caldo e accogliente può fare la differenza tra un futuro individuo sano, contro uno con psicopatologia, in caso di mancato sguardo che può voler intendere “tu non esisti”.

Ritornando al nostro tema, possiamo così riassumere: lo sguardo è l’indice di gradevolezza dell’uno nei confronti dell’altro.

Concludiamo però il nostro percorso con il principe dei contatti corporei: l’abbraccio. Attraverso l’abbraccio, i corpi delle due persone entrano in stretta interrelazione, ci sono molti punti di contatto corporeo, con le mani dell’uno si stringe la schiena dell’altro, le pance sono adiacenti, i visi delle due persone vengono a trovarsi a stretta vicinanza. Naturalmente si possono avere abbracci più o meno stretti e quindi più o meno accoglienti, ma in ogni caso, anche nell’abbraccio più distaccato, ci sarà comunque una forma di avvicinamento all’altro. Questo contatto corporeo è molto importante poiché permette ai due corpi di ascoltarsi reciprocamente, di respirare insieme, di sentire il calore reciproco e di comunicare in una forma assolutamente genuina. Ritengo che l’abbraccio sia una delle migliori terapie contro tantissimi malesseri diffusi, poiché un solo abbraccio è in grado di:

–         rassicurare

–         accogliere

–         donare calore

–         proteggere

–         esprimere

–         infondere energia

–         dare amore.

Credo che la nostra società frettolosa e raffreddata dia sempre meno spazio agli abbracci e purtroppo il risultato è una maggiore e diffusa forma di intolleranza verso gli altri, ma anche verso se stessi.

Vi voglio lasciare, dopo questo breve ciclo di appuntamenti settimanali, con il suggerimento di fare un esperimento. Provate a trovare la voglia e il tempo di abbracciare ogni giorno una persona da voi scelta, per almeno un minuto. Dopo i primi momenti di imbarazzo per fare una cosa tanto insolita, vedrete che comincerete a percepire i giovamenti che arrivano dallo stare in questa situazione e diventerà via via più semplice ricordarvi del vostro abbraccio quotidiano!

Con questo concludo, spero che i miei piccoli appuntamenti settimanali vi abbiano fatto piacere. Ci sentiremo presto con nuove situazioni da esplorare, magari se qualcuno di voi vuole suggerirmi delle tracce, le considererò con piacere.

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